La notizia della pubblicazione del libro “Il Commissariamento degli Araldi del Vangelo” si è diffusa a macchia d’olio sui media internazionali. Tale rapidità, a reprova dell’attualità del tema, presenta il rischio di ignorare le ragioni che hanno determinato l’elaborazione dell’opera, portandola a un giudizio sommario e ingiusto.
Da oltre otto anni, infatti, l’Associazione Privata Internazionale Araldi del Vangelo, e anche le due Società di Vita Apostolica che ne sono nate, sono sottoposte a um prolungato intervento da parte del Dicastero per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica. Questa situazione inspiegabile e imbarazzante ha, come è ovvio, suscitato perplessità tra coloro che seguono o hanno fiducia nell’istituzione. Pertanto, per dovere morale, gli Araldi si sono sentiti in dovere di fornire loro i necessari chiarimenti. Era in gioco non solo la buona reputazione dell’istituzione e dei suoi membri – compromessa da ombre di dubbio provocate dalla campagna diffamatoria contro l’istituzione –, ma anche la reputazione della stessa Chiesa Cattolica.
Finora, in ossequioso silenzio, a causa dello scandalo che avrebbe potuto suscitare, una commissione di Araldi con la dovuta preparazione accademica ha infine elaborato questo lavoro sotto il coordinamento del Prof. Dr. José Manuel Jiménez Aleixandre, Dottore in Diritto Canonico presso l’Angelicum di Roma, e di Suor Dr. Juliane Vasconcelos Almeida Campos, Dottore di Ricerca in Filosofia. L’opera intende relazionare con distacco i fatti accaduti nel periodo in questione.
Supportata da una solida e copiosa documentazione, la narrazione è, da un lato, un dovere di giustizia, poiché il prolungarsi della situazione potrebbe far sorgere sospetti infondati sull’esistenza di gravi reati all’interno dell’Istituzione e, dall’altro, è anche un atto di legittima difesa, visti i pregiudizi accumulati: quase trenta diaconi, ad esempio, non possono essere ordinati sacerdoti; sette classi di seminaristi non hanno ancora potuto accedere al diaconato; a molti altri membri è impedito di emettere i voti perpetui o temporanei. A questo si aggiungono gli aspirante che non possono essere ammessi e gli adolescenti, con le rispettive famiglie, che hanno visto vanificate le loro aspirazioni con la sospensione del progetto educativo promosso dagli Araldi del Vangelo. Infine, si aggiungano le diverse violazioni del diritto canonico, dettagliate nell’opera come seria motivazione alla sua stesura.
Il libro in questione, pertanto, non è un attacco o una protesta, né mira a danneggiare alcuno. Si tratta di un’opera puramente protettiva, ispirata da doveri di coscienza, di giustizia e di amore per la Chiesa, con l’obiettivo, tra gli altri, di garantire che gli eccessi di cui sono stati vittime gli Araldi non si ripetano, nell’interesse della giustizia e di un’equa riparazione.
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